MIA NONNA D'ARMENIA - FINE OTTOBRE LA LEPRE EDIZIONI

Di Ver.Med.

«Un omaggio ai vecchi e ai bambini. Da una parte coloro che sanno di un passato lontano pieno di voci, facce, storie ma pensa che sarebbe meglio dimenticare, [...] d all'altra parte coloro che ancora sanno ascoltare, coloro a cui quelle storie si snodano davanti agli occhi come in un film, che ridono quando è giusto ridere e piangono quando sono messi di fronte alla cattiveria e al dolore»
       Dalla Prefazione di Dacia Maraini
 
«Quando avevo 8 anni mia nonna mi raccontava la sua storia, la storia tragica del massacro degli armeni, avvenuto cinquant'anni prima. Ero la sola ad ascoltarla, affascinata e sconvolta. Mia madre era molto contrariata quando ci trovava in lacrime, una nelle braccia dell'altra: la farai impazzire, questa bambina! Ma dal racconto di mia nonna emergeva una giovane donna colta, bella, raffinata e libera. Vorrei condividere con voi quel racconto»                                                    Anny Romand
 
Nel 2014, riordinando le cose di famiglia, Anny Romand scopre un quaderno di settanta pagine di cui non sapeva nulla. Scritto da sua nonna nel 1915 in armeno, francese e greco, racconta il viaggio di un gruppo di donne e bambini armeni sulle strade dell'Anatolia, verso il deserto e la morte. Nel libro vengono pubblicati alcuni estratti di quel quaderno, in parallelo con le conversazioni che l'autrice aveva con la nonna che l'ha cresciuta. Confrontando il ricordo di quelle conversazioni con le terribili descrizioni del quaderno, Anny Romand rivive l'infinito dolore degli Armeni, filtrato attraverso gli occhi di una bambina. L'innocenza di fronte all'orrore.

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Aggiornato il

  26 settembre 2020